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Santa Lucia esiste davvero. L’ho vista a Casa Corazza

Casa Corazza: l’AUSER l’ha aperta in via straordinaria di lunedì per accogliere Santa Lucia. Sì, proprio la santa che dai tempi antichi ci visita ogni anno portando doni ai bambini nella notte tra il 12 e 13 dicembre.

Più di trenta bambini della scuola primaria, organizzati da MOSAICO e con le mamme a dare una mano, hanno contenuto l’eccitazione dell’attesa preparando le lanterne, tra un morso di pandoro e un sorso di succo di frutta. Poi, come per incanto, dal buio prende forma una figura alta, bianca, il viso coperto da un velo, che porta due cesti colmi di dolci dai mille colori.

I bimbi sgranano gli occhi, trattengono il fiato per un attimo per liberarlo in un coro di “Oh!… Santa Lucia. ciao Santa Lucia!”.Lei deposita i cesti e lentamente si allontana nel buio guidata dalla lanterna, e prima di scomparire alza la mano per un saluto a chi la guarda con la bocca aperta. Ecco, Santa Lucia esiste davvero, è stata pure generosa: peccato sia dovuta andare via subito, ma ha tanta strada da fare per visitare tutti i bambini che l’aspettano.

Non tutti i dolci sono per i bambini, una parte è destinata ai nonni che abitano nella grande casa di Ravanaro. Allora ci si incammina tutti in fila con le lanterne ad illuminare la strada sino alla casa di riposo.

I nonni sono emozionatissimi, alcuni si lasciano sfuggire le lacrime quando i bambini consegnano loro i doni di Santa Lucia. C’è un bel clima di festa al quale partecipano tutti, anche le suore.

Non c’è che dire, Santa Lucia è proprio una momento magico.

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