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Se diminuiscono i rifiuti diminuiscono i consumi?

I dati della raccolta dei rifiuti domestici nel primo semestre di quest’anno sono diminuiti, segnando una inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni.

Naturalmente è un indice positivo che da sempre si auspica perché significa minore consumo di materie prime per gli imballaggi e le confezioni, nonché minor inquinamento ambientale. Inoltre, se il trend dovesse assumere un andamento costante, si tradurrebbe anche in un minor costo di esercizio.

“La flessione della produzione dei rifiuti riguarda mediamente un po’ in tutti i comuni della provincia, conferma l’assessore all’Ambiente Franco Rota, e la cosa è confermata anche dalla SILEA, l’azienda pubblica che ha in gestione il servizio. In termini generali si individua la causa principale nella contrazione della spesa delle famiglie, ovviamente a causa della lunga e difficile congiuntura economica, mentre a Monte Marenzo potrebbe aggiungersi il risparmio di bottiglie di plastica che finivano nel sacco viola, considerato il largo uso che si fa dell’acqua spillata dalla casetta di via Colombara.”

Come si vede dalla tabella sotto riportata sono diminuite quasi tutte le tipologie di rifiuto, ad eccezione degli ingombranti e, sopratutto, degli inerti. Per questi ultimi però bisogna tener conto che nel semestre corrispondente del 2011 il servizio era appena avviato e in fase sperimentale.

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