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Acqua pubblica. Intervista al sindaco Paola Colombo

In questi giorni agli abitanti di Monte Marenzo si sono visti recapitare le fatture per il consumo di acqua potabile. E’ la terza bolletta in un anno che viene emessa dall’ente gestore, Hidrogest, suscitando non poche contrarietà nella popolazione.

Sappiamo che ci sono arretrati che Hidrogest non ha fatturato per molti mesi e che il nostro ciclo dell’acqua è diviso tra due Ambiti Territoriali Ottimali (ATO). Quello della provincia di Lecco attraverso la società Lario Reti Holding fornisce fognatura e depurazione, quello della provincia di Bergamo, a mediante la società Hidrogest, gestisce la captazione e la distribuzione dell’acqua, nonché la fatturazione dell’intero servizio.

Abbiamo chiesto al sindaco Paola Colombo di chiarire ai nostri lettori i vari aspetti della questione, cominciando dalla questione degli arretrati. In particolare a che cosa si riferiscono, perché non sono state emesse le fatture alle scadenze regolari, cosa ha fatto il comune per dilazionare nel tempo lo smaltimento degli arretrati?

Le bollette emesse quest’anno risentono di un lungo periodo di interruzione della regolare emissione delle fatture, a causa del mancato accordo tra i diversi gestori, in primis Hidrogest (ATO Bergamo) e Lario Reti Holding (ATO Bergamo), che a vario titolo garantiscono il servizio idrico a Monte Marenzo. Pertanto, il comune non solo non ha responsabilità sull’accaduto, ma si è attivato per impedire che i costi di depurazione non fatturati per alcuni anni in modo corretto, pesassero di colpo sulle spalle dei cittadini. La questione è nota, anche sul vostro sito ne avete parlato nel 2016 (vedi post: https://www.unpaeseperstarbene.it/2016/la-resa-dei-conti-tra-hidrogest-e-idrolario-e-gli-utenti-di-monte-marenzo-in-mezzo/). Il comune si è impegnato affinché la cifra dovuta, di poco superiore ai 150.000 €, fosse rateizzata senza interessi in cinque anni, quindi sino al 2020.

Negli ultimi anni è completamente cambiata la normativa per la gestione dell’acqua pubblica. Normativa che, tra l’altro, per Monte Marenzo non è stata ancora pienamente attuata, considerato che siamo a cavallo di due diversi Servizi Idrici Integrati.

Negli anni la normativa che regola la gestione dell’acqua è cambiata più volte, anche perché ha dovuto tenere conto dell’esito del referendum “sull’acqua pubblica”.

La Regione ha costituito gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), costituiti da tutti i comuni di un dato territorio che dovevano avere lo stesso servizio integrato dell’acqua (pozzi, distribuzione, fognatura, depurazione) erogato da un unico gestore. Di conseguenza, tutti i comuni e i vari consorzi che gestivano un proprio sistema idrico, dovevano trasferire reti e impianti ad una società pubblica (di diritto privato) scelta dall’ATO.

Monte Marenzo si è trovato, invece, ad essere a cavallo di due Servizi Idrici Integrati diversi: con Hidrogest dell’ATO di Bergamo per la captazione e distribuzione dell’acqua, con Lario Reti Holding dell’ATO di Lecco per la fognatura e la depurazione.

L’altra novità introdotta dalle nuove normative è il modo di tariffare il consumo dell’acqua.

Prima dell’entrata in vigore di questa legge, tutti i costi per gli interventi di costruzione e manutenzione di acquedotti e impianti di depurazione erano a carico dei comuni, dei consorzi, o finanziati da istituzioni pubbliche (Stato, Regione e Provincia). Adesso gli enti gestori, oltre a mettere in fattura il consumo dell’acqua, devono caricare sugli utenti finali, i cittadini, anche l’onere per la manutenzione e la realizzazione di reti e depuratori. E’ chiaro che in questo modo sul metro cubo d’acqua grava l’intero costo del servizio.

La situazione di Monte Marenzo ha però presentato degli ulteriori problemi.

Dopo il crollo del depuratore di Monte Marenzo in località Ravanaro avvenuto a metà degli anni ’90, il nostro comune ha realizzato la fognatura per portare i nostri scarichi nel depuratore di Calolziocorte, come prevedevano i piani vigenti. Al termine dei lavori di completamento del collettore non abbiamo potuto allacciarci subito al depuratore di Calolziocorte, perché questo era inadeguato ad accogliere le nuove utenze.

La situazione si è sbloccata quando la Provincia di Lecco prima, l’ATO successivamente, hanno finanziato la costruzione del nuovo depuratore per un importo di 5.200.000 euro. Solo nel 2010 è entrato in funzione ricevendo i reflui dei comuni di Carenno, Vercurago, Torre de Busi, Monte Marenzo e Calolziocorte.

Avere la fornitura d’acqua da due gestori diversi (Hidrogest e Lario Reti Holding) è la causa principale di tutti i problemi avuti nei ritardi della fatturazione di cui si accennava precedentemente. E’ possibile capire come stanno le cose e quale sarà l’assetto definitivo per il nostro comune?

La discontinuità nella tempistica della emissione delle bollette e il conseguente accumulo di arretrati hanno disorientato non poco gli utenti di Monte Marenzo. Hidrogest, che deve emettere la bolletta, ha una modalità di formazione delle tariffe e un sistema informatico di un certo tipo. Lario Reti Holding, che deve fornire al gestore bergamasco i dati relativi alla fognatura e alla depurazione, calcola diversamente il consumo d’acqua e, inevitabilmente, il suo sistema informatico lavora diversamente.

L’assetto definitivo dovrebbe essere questo. Dal 2021 Hidrogest non sarà più gestore del ciclo dell’acqua perché l’ATO della provincia di Bergamo ha deciso che tutte le attività svolte da Hidrogest dovranno obbligatoriamente essere conferite in Uniacque, la società che gestisce il ciclo integrato dell’acqua della provincia di Bergamo. Di conseguenza Hidrogest sarà costretta a cedere anche tutte le attività legate al ciclo integrato dell’acqua gestite per il nostro comune e il nuovo gestore sarà Lario Reti Holding.

E’ vero che a Torre De’ Busi le tariffe sono più basse delle nostre, pur trovandosi nelle medesime condizioni?

Le tariffe di acqua, fognatura e depurazione del comune di Monte Marenzo sono le stesse che pagano gli utenti di Torre De’ Busi.

Ringraziamo il Sindaco per la disponibilità a rispondere alle nostre domande.

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