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Paolo Valsecchi primo classificato al Concorso Giana Anguissola per il racconto inedito per ragazzi “C’è un vichingo giù in cortile”

In un articolo pubblicato su LeccoToday il giornale on line di Lecco, veniamo a sapere che l’amico giornalista Paolo Valsecchi si è classificato primo al Concorso Giana Anguissola per il racconto inedito per ragazzi “C’è un vichingo giù in cortile”, incentrato sui temi della pandemia e della diversità.

Con Paolo siamo in contatto per la presentazione del libro “Io sono nessuno da quando sono diventato il testimone di giustizia del caso Livatino” di Piero Nava, che Paolo ha curato insieme ai colleghi giornalisti Lorenzo Bonini e Stefano Scaccabarozzi e allora lo chiamo al telefono: “Paolo, vinci un premio e non ce lo fai sapere?”

Paolo si è stupito anche lui della “fuga di notizie”, non lo aveva detto a nessuno. “E il racconto inedito quando potremo leggerlo?”, gli chiedo. Mi dice che è stato veramente una piccola cosa, molto modestamente dice di avere come “hobby” quello di scrivere la sera ed ha spedito questo racconto senza nessuna pretesa letteraria.

Eppure il racconto deve avere un deciso valore. Lo supponiamo perché a Travo (Piacenza), alla premiazione della XI edizione del Concorso letterario nazionale Giana Anguissola di narrativa inedita per ragazzi sono stati premiati gli autori dei romanzi e i racconti dopo un lungo lavoro di lettura, valutazione e confronto dalla giuria presieduta addirittura da Daniele Novara, un luminare della pedagogia. 

Il premio Giana Anguissola è stato assegnato alle opere più originali ed interessanti nello stile narrativo e adatte ai lettori dagli 8 ai 14 anni. E nella sezione racconti inediti il 1° classificato è risultato “C’è un vichingo giù in cortile” di Paolo Valsecchi.

Queste le motivazioni della Giuria: “Per una storia in cui il tema della pandemia e della diversità appaiono quasi pretesti per dare vita a una vicenda in cui i veri protagonisti sono la fantasia e il senso profondo dell’amicizia, in grado di superare ogni diffidenza nei confronti dell’altro”. Paolo Valsecchi ha 30 anni, è un giornalista pubblicista e funzionario pubblico. Ha collaborato con diverse testate locali del territorio di Lecco, dove vive, occupandosi in particolare di cronaca e politica. Si occupa anche di comunicazione istituzionale e ghostwriting.

Ma di cosa tratta il racconto inedito di Paolo? Ecco qui la sinossi pubblicata sul sito del Concorso Giana Anguissola: Il protagonista, da poco trasferitosi a Milano, si trova a dover affrontare la noia della clausura imposta dalla pandemia di Covid-19. Si trova così a giocare in cortile con Pietro, un ragazzino che abita due piani sopra a lui, e nasce un’amicizia. Pietro lo porta a scoprire tutto sull’esploratore norvegese Fridtjof Nansen, divertendosi a fingere di trainare slitte, evitare iceberg, scoprire luoghi freddissimi e incontaminati. Terminato il lockdown, i ragazzi possono ricominciare a giocare all’aperto e a ritrovarsi nel parco, dove però Pietro rifiuta ogni invito a stare con gli altri. Il protagonista scoprirà che la causa è la Sindrome di Asperger di cui Pietro è affetto, ma la loro amicizia aiuterà Pietro a “trasformarsi” nel suo amatissimo Nansen e a “rompere il ghiaccio” con gli altri ragazzi.

Insomma, complimenti Paolo e ci piacerebbe leggerlo! Chissà se vincerà la sua ritrosia e si metterà in cerca di un editore…

(clicca sull’immagine per avviare il video della premiazione)

Un pensiero su “Paolo Valsecchi primo classificato al Concorso Giana Anguissola per il racconto inedito per ragazzi “C’è un vichingo giù in cortile””

  1. Non conosco bene Paolo, questo non mi impedisce di pensarlo una persona sensibile.
    Lo vedo tornare a casa la sera, dopo una dura giornata di lavoro tra interviste a politici e lettura di documenti ufficiali, toni quasi sempre enfatico-aggressivi-conformisti, mettersi al tavolino e scrivere favole per bambini. Per esempio “C’è un vichingo giù in cortile”, un racconto gentile, di relazioni affettive, di condivisione tra diversi.
    Non ritengo sia una fuga da una realtà urticante (cosa tra l’altro legittima), ma un antidoto geniale per sopravvivere in questi tempi malevoli, e guardare con fiducia ai bambini, i protagonisti dei giorni che verranno.
    Caro Paolo, complimenti per il premio.

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