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Accessibilità Palazzo della Ragione di Milano. Ultimi aggiornamenti

Il nostro post “Lettera aperta a Sebastião Salgado” https://www.unpaeseperstarbene.it/2014/lettera-aperta-a-sebastiao-salgado/ – ha suscitato un lodevole interesse sulla accessibilità delle nostre città da parte di persone con disabilità.

A dire il vero la lode, sino ad oggi, la possiamo assegnare solo ai media, che hanno ripreso la notizia degli ostacoli architettonici presenti nel Palazzo della Ragione di Milano, destinato a diventare uno dei maggiori poli espositivi pubblici di interesse regionale, e oltre.

Grazie quindi ad alcuni giornali (Provincia di Lecco, Gazzetta di Lecco, Giornale di Lecco ed eventualmente ad altri di cui non abbiamo avuto riscontro) e grazie a Radio Popolare, la quale mi ha contattato per confermarmi il loro interesse, aggiungendo che però a loro risultava l’esistenza di una qualche modalità di accesso al palazzo.

Premesso che il sottoscritto, prima di scrivere, ha consultato il sito del Palazzo della Ragione e telefonato alla reception della mostra, ricevendo conferma che una persona non deambulante non può accedere all’edificio, abbiamo voluto verificare sul posto lo stato delle cose.

A Milano si sono subito recati Sergio Vaccaro e Giorgio Toneatto registrando la seguente situazione.

La sede espositiva si è ora dotata del montascale a cingoli che vedete nella foto.

Acquisto lodevole, ma per un edificio pubblico non può essere considerata un’azione di adeguamento per consentire l’accesso ad una utenza ampliata. E’ un dispositivo per situazione transitorie e momentanee in attesa di un ausilio fisso per il superamento delle scale.

Ha sempre bisogno di un operatore esperto per garantire il giusto ancoraggio delle carrozzine (operazione non agevole per alcuni modelli di sedie a rotelle, perché non tutti sono nelle condizioni di trasbordare sulla carrozzina in dotazione alla mostra), nonché per assicurare la sicurezza durante la salita e discesa. Inoltre, i tempi di ancoraggio e salita/discesa sono piuttosto lunghi, che diventano estremamente lunghi se a visitare le sale espositive si presenta un gruppo, per esempio una comunità, o una associazione di persone disabili. Se poi la persona disabile visita la mostra con la carrozzina in dotazione al cingolato, prima di far salire un altro visitatore con difficoltà motorie passa oltre un’ora.

Detto questo sul superamento delle scale, l’interno del Palazzo della Ragione resta privo di sevizi igienici per i disabili, in quanto non solo inadeguati, ma addirittura inaccessibili. Improponibile un ulteriore utilizzo del montascale per superare i gradini dopo i quali si trovano i wc, sia per l’angustia degli spazi di manovra, sia perché si dovrebbe sospendere l’accesso ad altro disabile. Altro piccolo particolare notato nell’allestimento della mostra, il posizionamento di alcune opere in alto e con vetri che riflettono, decisamente fuori dalla portata visiva di chi sta seduto in carrozzina.

La questione quindi resta aperta, soprattutto sarebbe necessario conoscere il progetto per l’adeguamento strutturale del palazzo alle norme sul superamento delle barriere architettoniche. Possibilmente senza accampare scuse sugli ostacoli posti dalle norme per gli interventi in edifici di pregio storico, visto che operazioni in tal senso sono state felicemente realizzate in luoghi di altrettanto valore architettonico (Musei Vaticani docet).

La palla quindi passa al Comune e un poco anche ai gestori degli eventi. Peccato che siano stati gli unici destinatari della lettera aperta che sino ad ora hanno preferito tacere.

2 pensieri su “Accessibilità Palazzo della Ragione di Milano. Ultimi aggiornamenti”

  1. Grazie Ilario per la segnalazione.
    Per intenderci trovate il Decreto del Presidente della Repubblica a questo link.
    http://www.handylex.org/stato/d240796.shtml
    Interessante leggerlo, soprattutto art. 1.7 “Non possono essere erogati contributi o agevolazioni da parte dello Stato e di altri enti pubblici per la realizzazione di opere o servizi pubblici non conformi alle norme di cui al presente regolamento.”.
    Inoltre non c’è nessun simbolo di “accessibilità” in conformità all’art. 2.

  2. Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503
    Regolamento recante norme per l’elimin
    azione delle barriere architettoniche
    negli edifici, spazi e servizi pubblici.
    (Pubblicato in S.O. della G.U. 27 settembre 1996, n. 227

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