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Il documento condiviso sull’acqua approda in Consiglio

glass-of-waterLaudato si’, mi Signore, per sor’Acqua. la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Francesco d’Assisi l’aveva intuito 786 anni fa perché, come santo, era ispirato dall’alto.  Con la nostra normalità e con qualche ritardo, è per noi comunque importante essere arrivati alle stesse conclusioni.

Oggi è stato depositato presso la segreteria del nostro comune un ordine del giorno che sarà sottoposto al voto nel Consiglio comunale di mercoledì 27 ottobre.

Il documento è importante per due ragioni.

La prima ragione perché parla dell’acqua, un elemento fondamentale della vita sulla Terra che rischia di essere definitivamente trattato come un qualsiasi bene di consumo: sfruttato per fare profitti, sprecato con incosciente disinvoltura, inquinato senza alcuna vergogna e rimorso. E’ un documento con una forte carica ideale ed impegna i consiglieri comunali ad assumere, su questo tema, comportamenti virtuosi e coerenti nella loro duplice veste di rappresentanti del governo locale e di cittadini.

Leggendolo in appendice a questo articolo riuscirete senz’altro a riconoscere lo sviluppo di un pensiero, di una riflessione critica, che da alcuni decenni viene condotta ad un modello di sviluppo sprecone e miope. Se non si inverte subito questa rotta sbagliata, tra pochi decenni alle future generazioni verrà presentato un conto che non potranno saldare. Per fortuna quelle che nel recente passato erano considerate le fantasie catastrofistiche di qualche bizzarro studioso, o la fissazione di ambientalisti rompipalle, ora sono percepite da tante persone come una minaccia reale, e questa è la condizione necessaria per salvarci.

La seconda ragione perché questo ordine del giorno è importante sta nel fatto che è presentato congiuntamente da tutte e due i gruppi consiliari, Un paese per star bene e Insieme si può – Nega Nord. Di questo dobbiamo ringraziare il nostro consigliere Daniel Fasolin che ha ricercato con ostinazione e pazienza un punto d’incontro con l’opposizione, trovando in Anna Maria Mangili disponibilità a trovare una soluzione condivisa.

Ora la parola e il voto passa ai consiglieri comunali, dai quali confidiamo di aspettarci un giudizio unanime e positivo.

 Il documento.

COMUNE DI MONTE MARENZO

Ordine del Giorno “Riconoscimento dell’acqua come bene pubblico”

Il Consiglio comunale riunito il 27 ottobre 2010

PREMESSO CHE

–          l’acqua è un bene comune dell’umanità, un bene essenziale e insostituibile per gli esseri viventi  e gli ecosistemi dalla cui disponibilità dipende la vita e il futuro della  vita stessa;

–          l’accesso all’acqua è un diritto umano (come recentemente sancito da una risoluzione dell’ONU dal titolo “Il Diritto Umano all’Acqua e all’igiene”), universale, indisponibile, indivisibile e un diritto inalienabile: come tale è  un bene pubblico, universale privo di rilevanza economica e deve essere garantito a tutti nel rispetto dei vincoli ambientali e al massimo livello di qualità, secondo principi di equità e solidarietà e con criteri di sostenibilità per preservarne la qualità e la disponibilità per le future generazioni;

–          in Europa si assiste a decisioni legislative che, dopo aver privatizzato il servizio, lo ri-pubblicizzano dati gli esiti non soddisfacenti riscontrati con la gestione privata;

–          anche in Italia fanno scalpore gli affidamenti ad alcune imprese private, le quali hanno immediatamente aumentato le tariffe, senza porre mano agli investimenti per i quali si erano impegnate in gara;

–          l’acqua è un bene fragile che può essere facilmente disperso e inquinato e va preservata attraverso la cura del territorio, la manutenzione dei bacini idrografici, la tutela dei corpi idrici e delle aree di salvaguardia;

–          l’acqua è un bene fisicamente limitato e come tale va prelevata e gestita secondo criteri efficienti, con efficaci controlli circa la sua qualità, in particolare assicurando la migliore manutenzione delle reti di distribuzione, combattendo ogni forma di spreco e governando l’uso della risorsa e la sua assegnazione per i diversi usi, potabili, agricoli e industriali, garantendo l’obiettivo della sostenibilità attraverso incentivi al risparmio idrico e il rispetto di standard di qualità.

–          il servizio idrico va gestito nell’ottica del superamento della frammentazione delle gestioni, con l’integrazione del ciclo idrico associando alla gestione dell’acquedotto quella di depurazione e fognatura, e con la realizzazione degli investimenti necessari per migliorare lo stato degli impianti e rendere piu’ efficiente la gestione.

–          anche le infrastrutture del servizio idrico, e quindi acquedotti, depuratori e fognature, sono necessariamente beni pubblici, da gestire con criteri di efficienza, efficacia ed economicità secondo logiche industriali in grado di assicurare costi sostenibili e qualità del servizio.

ASSUME

come obiettivi irrinunciabili dell’ azione politica e amministrativa:

–          il riconoscimento dell’acqua come bene pubblico insostituibile per la vita, non privatizzabile né assoggettabile alle norme del mercato quindi non sfruttabile ai fini di lucro;

–          la tutela delle acque;

–          l’accessibilità per tutti;

–          un uso razionale della risorsa che operi dal lato dell’offerta e non si limiti a rincorrere la domanda;

–          l’equità delle tariffe e la massima qualità ed efficienza del servizio;

–          la copertura totale del servizio di depurazione sull’intero territorio nazionale;

–          una gestione sostenibile della risorsa acqua, con la riduzione quindi di dispersioni, sprechi e usi inappropriati;

–          la conferma del principio della proprietà e controllo pubblico del servizio idrico integrato e di tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, che costituiscono una risorsa da utilizzare, secondo criteri di solidarietà;

–          la sensibilizzazione dei cittadini sui temi dell’acqua, dei diritti inalienabili connessi alla sua disponibilità, dei costi delle infrastrutture necessarie per la sua distribuzione e la sua conservazione (acquedotti, fognature, depurazione), delle tariffe che devono contribuire a realizzare le reti e a conservarne l’efficienza, in particolare riducendo drasticamente le dispersioni.

Per il loro raggiungimento,

INDICA

i seguenti strumenti:

–          una gestione industriale virtuosa del servizio idrico integrato  per realizzare economie di scala, assicurare qualità omogenea e controllabile dei servizi, garantire sicurezza degli approvvigionamenti idrici ed efficienza nella depurazione, garantire guadagni da reinvestire nelle infrastrutture;

–          un quadro normativo chiaro e stabile, che metta fine alla continua incertezza prodotta dai ripetuti interventi legislativi, che definisca univocamente i parametri su cui poter valutare una buona o una cattiva gestione, che elimini i conflitti di interesse tra controllori e controllati;

–          una forte regolazione pubblica che consenta di definire standard, monitorare i risultati, applicare eventuali sanzioni e quindi incentivare qualità, efficienza e risparmio per migliorare il servizio e garantire al tempo stesso equità e uso sostenibile della risorsa acqua.

In ogni caso,

RITIENE

che debba essere lasciata agli enti locali, veri rappresentanti dei territori, la possibilità di scegliere i modelli di gestione che riescono meglio ad integrare gli aspetti ambientali e sociali, con quelli legati all’efficienza, efficacia ed economicità dei servizi, tra tutte le possibilità previste dalle norme, inclusa la gestione pubblica.

SI IMPEGNA A PROMUOVERE

–          l’uso dell’acqua dell’acquedotto per le normali esigenze idropotabili ed alimentari;

–          la riduzione dei consumi in eccesso attraverso l’informazione, gli incentivi e la modulazione delle tariffe;

–          l’informazione puntuale della cittadinanza sulla qualità dell’acqua rendendo pubbliche le relative analisi chimiche e biologiche

–          l’accesso all’acqua garantito dalle Amministrazioni Pubbliche a tutti, a partire dalle fasce di popolazione piu’ svantaggiate economicamente e socialmente.

DELIBERA

di APPROVARE il testo dell’ordine del giorno come da proposta presentata nella parte narrativa e propositiva che si intende qui di seguito integralmente trascritta e di trasmettere il presento provvedimento all’A.A.T.O.

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