Il Presidente della Repubblica premia Pina Bonanomi
Questa mattina il portalettere ha suonato al citofono di Pina Bonanomi e ha consegnato una lettera proveniente dal Ministero del Lavoro. All’interno la comunicazione che a Pina, tra i fondatori di UPPER, è stata conferita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’onorificenza “Stella al Merito del Lavoro”, per i “suoi distinti meriti di perizia, loboriosità e condotta morale”.
Un riconoscimento per quarant’anni di lavoro presso la ditta Bonaiti di Calolziocorte, e non solo. Dentro questo premio ci sta un impegno pluridecennale come rappresentante aziendale dei lavoratori, nel sindacato dei metalmeccanici, oltre ad una lunga presenza istituzionale nel comune di Monte Marenzo e nel mondo del volontariato.
A Pina le felicitazioni di Upper. Idealmente saremo tutti alla cerimonia del 1° Maggio, all’hotel Quark di Milano, dove le verrà consegnata la decorazione.
Pensiamo non ci sia bisogno di raccomandare a Pina di tenere questo riconoscimento in grande considerazione, soprattutto perché con i tempi che corrono, tra ondate di licenziamenti e mobilità, tra contratti a termine, a progetto, e quant’altro di precario si possa escogitare, pensiamo che riuscire a lavorare ininterrottamente per quarant’anni nella stessa azienda sarà una “missione impossibile”.
Brava! Onore al merito, anche per essere riuscita ad “avvicinare” le istituzioni che mi sembrano sempre tanto lontane.
Congratulazioni a PINA sicuramente al merito che tutti le riconoscono. Il suo impegno a migliorare in fabbrica le condizioni lavorative e i diritti dei suoi colleghi senza sminuire l’importanza della ditta BONAITI nelle trattative sindacali e migliorative per i lavoratori. QUESTO RICONOSCIMENTO TI GRATIFICA E TE LO MERITI. Gianni
Riconoscimento assolutamente meritato!
Tutti noi siamo testimoni di quanto hai dato e quanto continuerai a dare in futuro. E abbiamo apprezzato le tue doti di intelligenza, di capacità organizzativa e di grande disponibilità al servizio degli altri.
Con affetto
Sergio, Daniela, Valeria.