Browse By

Vita da pendolari – Puntata numero 4

Ci siamo occupati nei mesi scorsi dei problemi dei pendolari. Ebbene, anziché migliorare, la situazione peggiora in maniera decisa e su tutti i fronti.

Nel post 

https://www.unpaeseperstarbene.it/2010/vita-da-pendolari-3-15-anni-di-governo-formigoni-e-della-lega-per-treni-disastrosi/

riportavamo che “Regione Lombardia investe troppo poco per i 560 mila viaggiatori che usano abitualmente il treno”, con tutte le conseguenze negative che ne derivano.

Nei prossimi mesi, causa i famosi tagli agli enti locali dal governo di Roma, la regione investirà ancora meno.  Il Coordinamento dei pendolari lombardi (ma le cifre sono state anticipate dall’assessore regionale Cattaneo e confermate dall’ad di Trenitalia le Nord Giuseppe Biesuz) stima che, per coprire i 200 milioni di tagli previsti si renderanno necessari aumenti fino a 400 euro l’anno (rincari tra il 15% e il 35 %) e servizi che rischiano di subire un taglio tra il 3% e il 7%.

Questo salasso comporterebbe una riduzione dal 5% all’11% di passeggeri trasportati che non troverebbero più conveniente utilizzare il mezzo pubblico, con un successivo incremento delle auto circolanti sulle strade lombarde di un numero compreso tra 100.000 e 250.000. Gli effetti in termini di inquinamento, di congestione e di incidentalità sono facilmente immaginabili: le sole emissioni aggiuntive annuali di CO2 sarebbero tra i 200 ed i 500 milioni di chilogrammi.

 

Vi pare questa una politica intelligente? Continuando ad incentivare l’uso di mezzi privati e la costruzione di strade e autostrade  anziché favorire l’utilizzo di mezzi pubblici non significa seguire la strada tracciata dal protocollo di Kyoto (che l’Italia ha sottoscritto, http://it.wikipedia.org/wiki/Protocollo_di_Ky%C5%8Dto), ma continuare  a ingrassare le solite lobby del cemento e dell’industria.

 

Ulteriore tegola, della serie non c’è mai limite al peggio, il comune di Calolziocorte ha pensato bene di metterci del suo. Nell’articolo

https://www.unpaeseperstarbene.it/2010/vita-da-pendolari-la-stazione-di-calolziocorte/

ci occupavamo della corsa ad ostacoli che ogni mattina un povero pendolare deve fare per raggiungere il treno.

Ora, con l’arrivo delle giornate corte, torna in auge la pericolosità del tratto di strada tra via Alcide de Gasperi e la stazione.

Il comune avrebbe anche trovato la soluzione a questo annoso problema più volte segnalato: ha quasi ultimato una bellissima opera di recupero del piazzale sotto la stazione e della zona ex fabbrica Sali di bario, con la realizzazione di uno degli interscambi ferro-gomma più grandi della provincia e un parcheggio a due piani capace di più di 200 posti auto (zona nuova LD). Ecco, direte voi, problema risolto, basta posteggiare in questi nuovi stalli!

Peccato che il comune di Calolziocorte, nell’ambito del nuovo “Piano della sosta”, stia pensando di far corrispondere per i nuovi posti auto abbonamenti da 35/40 euro al mese!

Nel caso questa linea venisse confermata, rappresenterebbe un serio DISINCENTIVO all’uso del treno.

Sulla linea ferroviaria  Lecco_Milano i parcheggi nei pressi delle stazioni sono quasi ovunque numerosi e gratuti (Olgiate Calco Brivio e Cernusco Merate su tutti) . Non si capisce come Calolzio, punto di raccolta fondamentale per chi viaggia in treno nella Valle San Martino, non debba fare lo stesso.

L’amministrazione calolziese sta comunque promovendo una lodevole, almeno sulla carta, iniziativa: “dà la parola ai cittadini calolziesi e a quanti gravitano sul bacino di utenza della stazione ferroviaria locale che potranno esprimersi sui loro comportamenti in merito agli spostamenti casa/lavoro e sulle loro preferenze di mobilità.

Potranno farlo attraverso un modello on line” (http://www.comune.calolziocorte.lc.it/news.jhtml?param1_1=N12b9ff408eaadbc657e)

Invitiamo tutti gli amici di UPPER interessati alla questione a compilare il questionario proposto.

Riteniamo in ogni caso che la soluzione non possa che essere unica: i parcheggi per i pendolari devono essere gratuti!

stazione

6 pensieri su “Vita da pendolari – Puntata numero 4”

  1. http://www.laprovinciadilecco.it/stories/Cronaca/168640_lecco_odissea_dei_pendolari_per_il_treno_guasto_in_galleria/

    io ero sul treno successivo a quello di Luciana. Sono stato fortunato, sono arrivato al lavoro con SOLO 45 minuti di ritardo!

    Certo che non finiscono mai di prenderci in giro.

    http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-11-18/frecciarossa-wifi-133124.shtml?uuid=AY4E5ekC

    investimento complessivo 50 milioni di euro…ma di cosa stiamo parlando?

  2. Questa mattina il treno per Milano Centrale delle ore 7.02, carico di pendolari che si recano ogni mattina al lavoro, è partito con qualche minuto di ritardo da Calolziocorte e dopo dieci minuti si è fermato all’interno della galleria tra Calolzio e Airuno ed è ivi definitivamente defunto.
    Durante la permanenza in galleria, dopo circa 40 minuti di attesa senza alcuna comunicazione, una persona ha avuto una crisi di ansia da claustrofobia, abbiamo cercato lungo il treno un medico, fortunatamente l’abbiamo trovato e la persona ha superato la crisi, anche grazie all’aiuto di alcuni passeggeri.
    Alle 9.00 è arrivato un altro treno vuoto (doveva essere il locale Lecco-Milano P.Garibaldi delle 9.19, che le FS hanno soppresso, per la gioia di altri passeggeri) che ha agganciato il nostro e ci ha riportati a Calolziocorte, dove alle 9.25 circa hanno fatto fermare un diretto per Milano Centr., già strapieno, per accogliere anche noi, destinati quindi ad un viaggio in piedi. Io (tanto avevo già perso la mattinata perché se arrivo oltre le 10 è come se entrassi direttamente al pomeriggio, e la mia è una situazione migliore di chi invece può essere soggetto a sanzioni disciplinari per il suo ritardo) ho aspettato il treno delle 10.05 per Centrale, anch’esso con circa un quarto d’ora di ritardo all’arrivo, dove almeno ho fatto un viaggio decente e non da carro bestiame.
    E da gennaio arrivano gli aumenti? Non ho più nemmeno parole di commento. Spero che la concorrenza possa portare qualche vantaggio, ma ho il sospetto che saranno vantaggi costosi, come le compagnie aeree low cost, dove tutto ha un prezzo, quindi un costo, compreso il rispetto della dignità dei viaggiatori.

  3. Riporto l’essenziale della notizia linkata da Daniel:
    “Se ne è parlato per mesi e adesso è ufficiale: dal 1° gennaio aumenteranno in media del 25% le corse semplici, gli abbonamenti mensili, i biglietti integrati. Treno e bus molto più cari.”

    Ecco, questo Governo della LEGA e di Berlusconi dice: non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani. Invece…
    invece taglia a Comuni Provincie e Regioni e risultati sono questi.
    Lo stesso avverrà per tanti servizi sanitari Regionali, aumenteranno i trasporti e via dicendo.
    Chi già paga deve pagare di più.
    Capito cari cittadini di Monte Marenzo e della Lombardia di Formigoni e della LEGA?
    Quindi: grazie LEGA (e Formigoni e Berlusconi e …)

  4. Ho tentato di compilare il questionario sulla mobilità on line ma ora il servizio non sembra essere disponibile; riprovo domani.
    Comunque il questionario serve al Comune di Calolzio per meglio definire i criteri con cui verrà affidata la gestione, con apposito bando di gara, dell’area parcheggi, ad una società privata.
    Mi auguro comunque che si facciano dei ragionamenti che portino ad incentivare l’uso del treno e non quello dell’auto. Specialmente per chi il treno non lo prende ogni tanto per diletto, ma tutti i giorni per recarsi al lavoro, e già paga l’abbonameno a Trenitalia a fronte di un servizio a dir poco “discutibile” e di una tutela ridicola da parte della regione Lombardia e delle amministrazioni locali che denota una certa incapacità (o disinteresse) ad esercitare qualsiasi potere contrattuale.

  5. E’ cosi triste inoltre vedere come, sulla Provincia di Lecco, la notizia dell’aumento dei costi del treno non sia proposta come un dramma ma addobbata con una stupenda fotografia di un treno stupendo, pulitissimo, nuovo e con la stazione bianco marmo. Una madre con figlio in braccio e ben 2 palloncini dello stesso blu del treno.

    Ma unire all’articolo un riferimento che oltre alle centinaia di euro in più all’anno di abbonamento, si aggiungeranno forse 40*12= 480€ di parcheggio??

    Spero solo che tutte le persone che abitualmente stanno sulla banchina in attesa di un treno: non troppo freddo, non troppo, corto, non troppo in ritardo…si uniscano tra di loro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.