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Monte Marenzo nel “Distretto Culturale del Barro”

Nella seduta del Consiglio Comunale di Monte Marenzo del 27 luglio scorso, l’Amministrazione Comunale ha deliberato a maggioranza l’adesione del nostro Comune al “Distretto Culturale del Barro”.

Di Cosa si tratta? Lo chiediamo a Cinzia Mauri, Assessore alla cultura che ha presentato la convenzione ed è convinta sostenitrice di questa scelta culturale.

 

Il “Distretto Culturale del Barro” è una organizzazione intercomunale coordinata per la valorizzazione del territorio intorno al Monte Barro, con lo scopo di favorire la formazione, la crescita e la partecipazione dei cittadini, attraverso l’uso dell’arte come motore di trasformazione sociale;

il Distretto avrà sede a Galbiate presso Villa Bertarelli, edificio di proprietà del Comune di Galbiate e potrà dotarsi di ulteriori sedi operative ove emergesse tale necessità;

l’azione del “Distretto Culturale del Barro” attua le proprie finalità attraverso il progetto “Barro Montagna delle Genti” e riconosce quale propria espressione di eccellenza:

– la coesione sociale

– il rapporto fra uomo-natura-tecnologia

– le relazioni con le comunità migranti del Mediterraneo

– l’identità culturale del territorio intesa come “Lecco città del Ferro e Sistema Montagna Lecco”;

il Distretto, ai fini del raggiungimento dei propri scopi, favorisce il coinvolgimento e la partecipazione alla sua attività degli Enti pubblici e di soggetti privati.

La convenzione avrà durata triennale e costerà al Comune di Monte Marenzo 10 centesimi per abitante (circa 200 euro all’anno).

 

Perché si è ritenuto di aderire al Distretto? Cosa c’entriamo noi con il Barro?

 

Il nostro territorio è condizionato dall’ambiente montano. Basta guardarsi intorno e vedere che i monti che ci circondano e si affacciano sul lago hanno come punto centrale proprio il Monte Barro che funge anche da cerniera tra il lecchese e il territorio della Brianza.

Il Monte Barro è un Monte “simbolo”, ricco di luoghi di notevole interesse naturalistico, storico e culturale. E’ l’area protetta lombarda con maggior diversità floristica (nel parco è stato istituito il Centro Regionale Flora Autoctona), è una delle rotte migratorie che rende quest’area molto importante per lo studio dell’avifauna.

Gli scavi archeologici presso i Piani di Barra hanno portato alla luce il più grande insediamento di epoca gota presente in Italia (fine del V e inizio del VI secolo d. C.).

Basterebbe questo. Ma c’è di più. C’è anche l’opportunità, con il Distretto Culturale, di valorizzare i nostri luoghi in merito ad architettura, arte, artigianato locale, si tratta di costruire sinergie comuni per far conoscere quanto c’è di bello nel nostro territorio.

Le iniziative culturali, pur lodevoli e ben organizzate da ciascun Comune, con le sempre minori risorse a disposizione, rischiano di avere limiti di partecipazione ed è sempre più difficile aspirare a progetti culturali di alto livello. Mettere in comune sinergie con altri Enti può permetterci di superare questo limite, ampliare l’orizzonte e dare alla cultura un ruolo di protagonista oltre che poter essere una risorsa che possa sviluppare anche attività economiche importanti in quest’epoca “post industriale” segnata dalla crisi. 

Inoltre, con il Distretto, potremmo partecipare a bandi per valorizzare alcuni dei nostri progetti culturali.

Un esempio: la Biblioteca ha presentato recentemente un progetto che ha suscitato interesse dal punto di vista culturale ma che aveva il limite di rivolgersi ad una platea ristretta (il nostro territorio). Un progetto che abbraccia un territorio più ampio ha maggiori possibilità di finanziamenti e quindi di realizzazione.

E poi, parlando di cultura, al Barro, più precisamente a Galbiate, c’è la sede di uno dei più importanti musei etnografici della Lombardia: il Museo Etnografico dell’Alta Brianza http://meab.parcobarro.it/ tra i pochissimi musei riconosciuti della Regione Lombardia nel settore demoetnoantropologico per il valore della sua proposta culturale. C’è anche l’Associazione Amici del Museo la cui Presidente è la nostra concittadina Luciana Pagnin. 

 

Quali sono i Comuni e gli Enti che hanno aderito al Distretto?

 

I Comuni di Civate, Galbiate, Garlate, Lecco, Malgrate, Monte Marenzo, Olginate, Pescate, Valgreghentino, la Provincia di Lecco-Ecomuseo del Distretto dei Monti e dei Laghi Briantei, il Parco Monte Barro, la Comunità Montana del Lario Orientale e della Valle San Martino e l’Associazione Genti in Viaggio che ha lanciato l’idea ed è stata promotrice di azioni ed attività culturali che hanno portato alla definizione del Distretto.

 

Quali sono le prossime iniziative in programma del Distretto?

 

Sarà compito dell’Assemblea e del Direttivo stabilire i programmi. Sicura la partecipazione alla 15^ edizione di “Immagimondo” il Festival di Viaggi, Luoghi e Culture tra settembre e ottobre e la riproposizione dei “Pani del Mediterraneo”, laboratori, dibattiti e costruzione di progettualità intorno al tavolo a forma di Mediterraneo dell’artista Michelangelo Pistoletto.

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