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Renato Caroli: “Il valore sociale dello sport”

Il nuovo Presidente della Polisportiva di Monte Marenzo è da qualche settimana Renato Caroli.

Lo incontro domenica mattina nell’ufficio accanto agli spogliatoi del campo di calcio. Fuori, finalmente col sole, i bimbi stanno giocando una partita sotto l’occhio divertito dei genitori e quello degli allenatori. La stanza piena di coppe e trofei da il senso della lunga storia di questa Società nata nel 1968, guidata ininterrottamente per 45 anni da Angelo Fontana.

Una grande eredità, Renato, ed una grande responsabilità.  Angelo nella sua lettera pubblicata sul nostro sito ha avuto parole di stima nei tuoi confronti e in tutto il nuovo direttivo.

La stima è ricambiata, riconosco in Angelo il grande lavoro che ha portato la Polisportiva ad essere come è ora. Sono consapevole dell’eredità ma non sento particolari pesi. La Polisportiva da anni è gestita in maniera collegiale da tanti responsabili di settore. Io da anni seguo il settore giovanile del calcio, ma ognuno svolge al meglio il proprio compito e dal punto di vista del settore sportivo non ci saranno cambiamenti, mentre Angelo, affiancato da Vincenzo Gentile e da altri, continuerà a seguire in modo specifico le attività legate al sociale.

Che obiettivi ti poni?

Quello di diffondere la coscienza in tutti del grande valore sociale dello sport. Soprattutto per i ragazzi piccoli e piccolissimi, dai 5 o 12 anni. Quando iniziano a fare un gioco di squadra apprendono da subito e non dimenticheranno mai le regole fondamentali dello stare insieme, di rispettare i compagni e gli avversari, di curare le cose di proprietà ma anche quelle comuni, che sono di tutti. Il principio della nostra attività e quello di farli crescere dal punto di vista sociale prima ancora di quello sportivo. E questo principio vale per tutti, per la Società sportiva che li accoglie e li guida, per i genitori che devono fare anche loro squadra, attenti ai bisogni di tutti, dei compagni dei loro figli e degli avversari.

Un esempio è la “scuola calcio”, attiva a Monte Marenzo dal 1999, non a caso ha la stessa parola di scuola, che è l’ambiente in cui i ragazzi imparano regole e apprendono conoscenze.

Come è stato detto nell’assemblea dei soci che mi ha eletto l’obiettivo è quello di mantenere tutte le attività sportive che sono presenti ad oggi: 11 squadre a livello giovanile (5 nel basket, 4 nel calcio – scuola calcio compresa – e 2 nella pallavolo)e le squadre adulti. Le squadre giovanili sono tutte affiliate al CONI attraverso le Federazioni di settore (FIGC, CSI e FIP), una realtà di 140 ragazzi che fanno attività sportiva e che raccoglie anche ragazzi che vengono da fuori Monte Marenzo (circa il 30%). Una realtà difficilmente eguagliabile, se non l’unica in Provincia di Lecco, considerando le tre discipline. Il nostro vanto è quello di accogliere tutti i ragazzi, indipendentemente dalla loro propensione per uno sport. Non facciamo selezione come lo fanno le Società a livello dei Professionisti, anche se poi dal nostro “vivaio” escono parecchi ragazzi che vanno nelle squadre maggiori, sia nel calcio che nel basket.

Numeri davvero impressionanti, come fate a gestirli?

Il numero più impressionante è che l’85% di chi gioca qui rimane a giocare anche quando cresce, significa che il valore dello sport, dello stare assieme è una qualità che viene acquisita.

Se poi parliamo della gestione i problemi sono soprattutto economici in questo momento di crisi. Sono venuti meno le risorse economiche degli sponsor che ovviamente fanno fatica a sostenere attività di Società sportive come avveniva fino a qualche anno fa.

L’impegno dei collaboratori della Polisportiva è invece straordinario. Tutti lo fanno in modo disinteressato e con passione con un piccolissimo rimborso spese. Gli allenatori seguono corsi di aggiornamento e io sento in modo particolare la responsabilità di affidare i ragazzi a persone con doti di grande equilibrio.

Abbiamo la fortuna di vivere in un paese con ottimi impianti sportivi che possiamo usare grazie al contributo che tutta la Comunità sostiene pagando le proprie tasse. Proprio il valore sociale dello sport impone un impegno costante e significativo da parte di chi amministra e che sa bene (come l’Assessore Franco Rota, tra l’altro vicepresidente della Polisportiva) che lo sforzo economico che si fa e si deve fare è ripagato in crescita sociale da parte dei ragazzi e delle famiglie.

I costi sono sempre più alti e le entrate del nostro bilancio si basano sulla quota di iscrizione (140 euro all’anno per il primo figlio, leggermente ridotta per il secondo o il terzo) e dalle attività sportive particolari come il torneo Candido Cannavò, divenuto uno dei più importanti della Lombardia a livello giovanile con 64 squadre, o il Basket Day Camp.

 

Intanto la partita dei piccoli è finita, Renato deve andare a fare altro, vorrei fargli una foto ma si rifiuta dicendo che non è fotogenico. Allora riciclo quella che gli ho fatto come volontario della Polisportiva un anno fa, non è poi tanto brutta no 🙂 ?  Auguri Presidente, anche se sarà dura eguagliare il record di durata di Angelo!

4 pensieri su “Renato Caroli: “Il valore sociale dello sport””

  1. Ciao Renato e anche se vergognosamente in ritardo : Auguri. Sicuramente saprai proseguire la linea intrapresa dal tuo predecessore. Il Cav. Angelo Fontana tempo fa ha inserito una bellissima vignetta sul sito della Polisportiva sul bullismo.
    Il discorso che hai scritto, mi trova d’accordo sopratutto dove parli di portare rispetto ai compagni e agli avversari.
    E’ il fondamento della civiltà: Il Rispetto!
    Far sentire TUTTI i componenti della squadra ben accetti e rispettati penso sia la regola basilare per ogni squadra, gruppo, associazione … sopratutto i più deboli e chi ha difficoltà. Con questo programma non posso che augurarti Buon Lavoro!! 🙂

  2. Ciao Renato,anche se in ritardo, tanti auguri per il tua nuovo impegno. Ricordo ancora le belle partite di tennis , altri tempi per me.

  3. Dalla bella intervista emerge una certezza: Renato saprà guidare e rappresentare al meglio la grande tradizione sportiva e sociale della Polisportiva di Monte Marenzo, che tanto ha contribuito a mantenere alto il livello civile della nostra comunità.
    E, trattandosi di sport, non possiamo che fargli questo augurio: hai voluto la bicicletta? Adesso pedala!
    Ciao

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