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Da Angelo Fontana a Angelo Gandolfi

Riceviamo e pubblichiamo.

 AD ANGELO GANDOLFI

CAVALIERE DELL’ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Caro Angelo, sono felicissimo che ti sia stata conferita questa alta onorificenza che premia l’intera tua vita spesa nel segno della solidarietà e dell’impegno civile. Aspettavo da tempo questo tuo riconoscimento, da quando nel 2009 sono venuto a casa tua per dirti che avevo ricevuto l’onorificenza di Cavaliere. Tu, mi piace ricordarlo, eri più contento di me.

Devo dire, caro Angelo, che tu, nonostante la disabilità, sei stato per anni, e sei ancora al presente, il vero motore della vita civile e politica di Monte Marenzo, ed è anche merito tuo se la Polisportiva prima, Telethon e l’Uildm, poi sono cresciuti così tanto nella considerazione della nostra comunità.

Mi tornano alla memoria immagini di oltre mezzo secolo fa: quel piccolo prato verde dietro il vecchio municipio, occupato abusivamente da noi ragazzi per giocare memorabili e interminabili partite di calcio. Le porte, ricordo, erano pali di castagno contorti (di reti non se ne parlava), una costante minaccia per noi giocatori, contro cui rischiavamo sempre di schiantarci e il terreno di gioco, poi, un fondo polveroso, duro come pietra durante le stagioni secche.

Ricordo anche alcuni nomi di coloro che vi giocavano sopra: Pino Muntalì, Osvaldo de Agustina, Silio, Sergio, Tino, Mario (pustì), Sergio e Mario Bianco, Gerolamo, Gino, Franco, Giglio, Elio il grande e il piccolo, Sandro, Dario, Ferruccio, Pierino, Gianni ed altri ancora. Con la tua carrozzina eri sempre in porta, andavi di qua e di là come un capretto, mi ricordo quando venivo a casa tua e ti vedevo fare anche il meccanico della tua carrozzina a tre ruote, spesse volte si bucavano, allora tu le smontavi, le gonfiavi leggermente le immergevi in una bacinella di acqua per individuare il buco, prendevi la carta di vetro e poi gli mettevi una pezza e via.

Per noi tu eri solo un ragazzo diversamente abile, e anche se non camminavi, eri un ragazzo che giocava al pallone. È vero, avevi bisogno di noi, ma con il passare degli anni, siamo stati noi ad aver bisogno di te, per la tua intelligenza. Grazie al tuo aiuto, io ho conseguito il diploma di terza media, e come me tanti altri miei coscritti hanno potuto studiare.

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Angelo Gandolfi con Germana Locatelli e Luca Bonanomi -1997

Un altro ricordo: dal mio archivio di fotografie ho scelto questa che ti ritrae quando, come Sindaco di Monte Marenzo, premiavi nel 1997 i nostri campioni dello sport Germana Locatelli e Luca Bonanomi.

Se oggi Monte Marenzo può esibire come fiore all’occhiello il primato in Italia nella raccolta fondi pro Telethon, ed è anche un centro in grado di attivare forme concrete di solidarietà e sensibilizzazione in favore di anziani, di disabili e di creare iniziative nel campo della prevenzione e cura delle malattie gravi, in gran parte il merito è anche tuo.  Eri tu che ideavi i manifesti, a partire con Premio Nobel Renato Dulbecco, gli olimpionici Fabio Casartelli e l’astronauta Maurizio Cheli, il calciatore Paolo Maldini, il prodiere di Luna Rossa Paolo Bassani, il campione del mondo di ciclismo Mario Cipollini, il pilota automobilistico Alex Zanardi, e tanti altri ancora.

Non ultimo fra i tuoi impegni, il sostegno al progetto “Mi riguarda” per acquistare il pulmino attrezzato per il trasporto dei disabili nel comune di Monte Marenzo. Sono tanti altri ancora, Angelo, i tuoi meriti. Qui ho riportato solo alcuni, quanti bastano e avanzano per giustificare questi miei complimenti al tuo esemplare operato.

Con infinita stima e gratitudine,

Cav. Angelo Fontana.  

 

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