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Monte Marenzo riorganizza la Protezione civile

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Manutenzione delle reti para massi in località Levata ad opera dei volontari di Protezione Civile

L’invito dell’Amministrazione comunale ad un incontro pubblico per riorganizzare il nucleo di volontari comunali di Protezione civile ha avuto una buona risposta.

Ad introdurre la serata, di fronte a circa una trentina di persone intervenute in sala civica, Maurizio Rigamonti, che da anni ricopre l’incarico di responsabile del gruppo di Monte Marenzo. Rigamonti ha sottolineato l’importanza di questo servizio volontario al servizio della comunità, non solo nel momento in cui si verificano eventi calamitosi, ma anche come soggetto in grado di formare i cittadini ad affrontare in modo corretto le situazioni d’emergenza. Il capogruppo ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un ricambio generazionale in grado di subentrare progressivamente ai volontari attualmente operativi e in servizio da tanti anni.

Molto interessante la relazione svolta da Luciano Fascendini, assessore alla Protezione civile della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, dove è emersa l’esperienza di vigile del fuoco da oltre trent’anni impegnato su vari fronti. Dagli interventi sulle emergenze provocate nel nostro territorio dai dissesti idrogeologici, ai soccorsi prestati alle popolazioni colpite dai devastanti terremoti che periodicamente interessano la nostra penisola. Da ultimo l’Aquila e l’Emilia Romagna.

Tra il pubblico, oltre al sindaco Paola Colombo, altri volontari in servizio da anni: il nostro concittadino Renato Greppi, attualmente Direttore Operativo Spegnimento incendi boschivi della Comunità montana (acronimo DOS) e Ulderico Valsecchi, coordinatore del nucleo di Protezione Civile, sempre della Comunità Montana.

In primavera – questo l’impegno assunto dai presenti – inizierà un corso per volontari di Protezione civile, dove si spera possa registrare l’adesione di un consistente numero di giovani di Monte Marenzo in grado di rinnovare il gruppo locale, come auspicato da Maurizio Rigamonti. Come sappiamo bene, Monte Marenzo presenta delle situazioni ad alto rischio di eventi calamitosi legati ai fenomeni di dissesto, come dimostrano le recenti e pericolose frane sull’abitato della Levata, nonché lo scivolamento a valle di un versante in località Ravanaro.

Soprattutto durante la frana della Levata del 2013, è stato dimostrato che l’opera dei volontari di protezione civile è stata determinante per organizzare i servizi e gli interventi in favore di tanti cittadini, costretti ad abbandonare le loro case per oltre un mese.

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