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Scene da un matrimonio in tempo di Covid19

Laura ed Enrico, due amici carissimi di UPper, oggi sposi.

Mentre fuori il virus ringhia rabbioso, nell’aula del consiglio comunale di Monte Marenzo di fronte al sindaco Paola Colombo, hanno pronunciato un fermo Sì. Un Sì per prendere a quattro mani il timone del veliero con il quale esploreranno le rotte dell’esistenza, un Sì come formidabile antidoto agli effetti collaterali della pandemia: desolazione, solitudine, inquietudine per i giorni a venire.

Laura fa l’infermiera professionale nel reparto Covid dell’ospedale Manzoni di Lecco. Oggi ha sciolto i capelli e imbracciato il bouquet di calle, domani torna ad indossare le soffocanti protezioni individuali e si rituffa in corsia ad assistere le persone ricoverate. Enrico si occupa della realizzazione di protesi mediche e non ha mai cessato di lavorare. Arriverà il tempo anche per il riposo e il viaggio di nozze, dicono ottimisti, ora è più utile continuare nel nostro impegno.

Grazie all’estro creativo di Valeriana, supportata dal marito Renato (testimoni e genitori di Enrico) gli sposi hanno avuto una cerimonia nuziale splendida.

In ossequio alla legge hanno partecipato solo gli sposi, tuttavia nel giardino di casa non si è mancato in nulla. La tavola addobbata e imbandita, i brindisi, il taglio della torta, il bacio, il valzer.

E l’immancabile servizio fotografico, dagli stessi realizzato a ricordo di questa formidabile giornata e offerto in esclusiva al nostro sito.

Auguri e ci uniamo al brindisi.

 

2 pensieri su “Scene da un matrimonio in tempo di Covid19”

  1. E’ una di quelle storie che sarebbe bello sentire e vedere ai telegiornali. O che qualcuno scrivesse nel libro di storie “ai tempi del covid19”.
    Oltre alla singolarità di dirsi Sì in una circostanza anomala, c’è anche la scelta dei ragazzi di tornare al lavoro oggi.
    Anziché prendere l’aereo per Cuba e godersi il viaggio di nozze, Enrico darà un’occhiata al “nostro” libro di Monte Marenzo che l’Amministrazione dona agli sposi e poi si preparerà per occuparsi di protesi mediche. E Laura l’immagino portare il bouquet in corsia e far finta di lanciarlo alle sue colleghe, sia lei che loro già protette di tutto punto con camice, occhiali e mascherina, pronte ad occuparsi dei malati anche oggi che è domenica e Laura ha appena detto Sì.
    Auguri ragazzi.

  2. Che forte! È un’esperienza unica, l’essere tra i primi tra i precursori di un nuovo modo di dirsi Sì. Laura ed Enrico e la loro speranza nel futuro con una forza da combattenti. Auguri per la vostra vita davanti

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