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Renzo e Lucia a Monte Marenzo? Perché no…

“Renzo e Lucia a Monte Marenzo? Perché no…” ha risposto Gian Luigi Daccò al quesito posto dal volumetto di Tiziana Benedetti, circa il luogo dove avrebbero dimorato definitivamente la famosa coppia di sposi di Alessandro Manzoni.
Daccò, grande conoscitore delle opere manzoniane, già direttore dei musei di Villa Manzoni a Lecco, ha chiosato così nella prefazione al testo I Promessi Sposi, edizione ridotta a cura di Tiziana Benedetti, Fides edizioni, con le illustrazioni originali di Francesco Gonin.
L’autrice è nata a Lecco, ma fin dall’età di cinque anni vive a Torino. Moderatrice della pagina Facebook “custodiamo i Promessi Sposi” ha dedicato questo volumetto, di poco meno di novanta pagine, ai ragazzini che si apprestano a studiarlo a scuola [I Promessi Sposi], a chi non ha letto il romanzo integralmente e allo stupendo paese di Monte Marenzo.
Benedetti, riassumendo in modo agile ed intelligente il capolavoro del Manzoni, ha operato una sintesi tra due amori: le vicende di Renzo e Lucia e il paese di Monte Marenzo, dove ha trovato gli stimoli e gli amici giusti – primi tra tutti Marina Mazzola e Angelo Fontana – per portare a compimento questa stesura. “Durante il lockdow – dice – voi avete fatto il pane io ho fatto il libro”.
Come è noto Renzo e Lucia, dopo la loro tribolatissima vicenda, lasciano Lecco e si trasferiscono per una nuova vita in un comune del bergamasco. Manzoni non indica precisamente il luogo, ed è qui che alla Benedetti, in chiusura della sua fatica, piace immaginare che gli sposi siano approdati a Monte Marenzo, all’epoca nel territorio della Repubblica di Venezia. Soluzione perfettamente plausibile: paesino ridente, la presenza di filande che possono dare lavoro a Renzo, sufficientemente lontano ma non troppo dai luoghi che ricordano sì vicende dolorose, tuttavia nei quali hanno ancora alcuni cari affetti.
Quindi, la vicenda degli sposi promessi si conclude a Monte Marenzo? Perché no. Complimenti a Tiziana Benedetti, siamo certi che gli abitanti della nostra comunità leggeranno e sapranno apprezzare la sua bella opera.

4 pensieri su “Renzo e Lucia a Monte Marenzo? Perché no…”

  1. Grazie Tiziana per aver scritto questo libro parlando di Renzo e Lucia a Monte Marenzo parlando dei Promessi Sposi e soprattutto bene di Monte Marenzo, ma anche di Giovanni Secomandi che ho conosciuto personalmente persona generosa, quando arrivava a Monte Marenzo negli anni 70/80 lo riconoscevo da lontano con il suo cappello da cowboy. Ora grazie a lui ora, Monte Marenzo è conosciuto nel Mondo.
    Grazie a Marina Mazzola che ti ha sostenuta e incoraggiata a scrivere questo libro.
    Grazie ad Angelo Gandolfi , per averlo pubblicato su chttps://www.unpaeseperstarbene.it/…/renzo-e-lucia-a…/e che ha colto nel segno l’idea della nostra amica Tiziana .
    Ora per me, ci sono due motivi per leggere questo libro: uno, che puoi godertelo, l’altro, che puoi vantarti di averlo letto, per noi pensionati lo possiamo leggere anche a rate poi quando lo abbiamo letto anche due volte, lo possiamo regalare ai figli e nipoti che si appresteranno a studiarlo a scuola.

    • Angelo, lo dico e lo sottoscrivo, sei forte… ti ricordo che l’input per iniziare questa avventura me l’hai dato proprio tu con la spartizione di noci e castagne che ti ricordavano un certo Fra Galdino.,, e grazie anche ad Angelo Gandolfi… siete proprio pieni di angeli di nome e di fatto., il terzo Angelo si chiama Alessio, è il mio editore e lo ringrazio di cuore per la bella veste che ha dato al mio libro.

  2. La cultura, sotto qualunque forma si presenti, é patrimonio dell’umanità, tuttavia accessibile e usufruibile solo da chi sa riconoscerla ed apprezzarla.

  3. Perfetto! Chi ha scritto queste parole ha colto assolutamente nel segno unendo il mio amore per Monte Marenzo (che ha visto i natali anche del mio prozio Giovanni Secomandi), con quello per i Promessi Sposi …e facendone un tutt’uno. L’omaggio dovuto è fatto . Sono felice che sia stato apprezzato. Desidero aggiungere che la foscoliana “corrispondenza di amorosi sensi” che c’è sempre stata fra me e lo zio Giovanni ha fatto sì che quasi contemporaneamente alla mia collocazione a Monte Marenzo del paese adottivo della famiglia Tramaglino, è scattata l’attenzione per un quadro di mio zio che ritrae Monte Marenzo verosimilmente negli anni 40/ 50 del Novecento il cui titolo è “paesaggio manzoniano “… un quadro che fa da trait d’union fra pittura e letteratura,, fra zio e nipote …Grazie alla mia cugina Gina Secomandi sono riuscita a contattare la galleria Gelmi di Sesto San Giovanni e dal signor Fausto Gelmi ho appreso che il quadro si trova tuttora in una museo di Mosca..

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