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“Un albero molto speciale”. Progetto d’inclusione della scuola primaria di Monte Marenzo

In occasione della III Giornata nazionale della Cura della vita delle persone e del pianeta, che è stata giovedì 29 febbraio 2024, i bambini di Monte Marenzo si sono incontrati nel salone della scuola, per condividere con tutti gli alunni le riflessione svolte sul tema durante il mese di febbraio all’interno della propria classe.

Il focus delle attività è stato incentrato sulla cura verso l’altro. Come riportato dalle Indicazioni Nazionali, già dalla scuola dell’infanzia, è fondamentale offrire la possibilità di misurarsi con le necessità dell’altro, per accrescere la solidarietà e
l’empatia:

“Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro”

Ogni classe ha lavorato utilizzando l’albo illustrato Un albero molto speciale, di Elisa Paganelli (scrittrice e illustratrice dell’opera), edito da Pane e Sale Editore.

Protagonista della storia, un bambino-albero che non ricorda più come sia finito ad essere un albero senza frutti, fiori e foglie, fermo lì a fissare il passare delle stagioni. Anche quando qualche abitante della foresta prova ad avvicinarsi, è scettico che possano trovarlo interessante e preferisce che siano loro a mostrargli cosa c’è fuori dal suo spazio sicuro. Ma la curiosità si sa, è la più forte delle forze che esistano al mondo e il bambino-albero comincia a chiedersi se forse anche lui può assaporarlo quel fuori, quell’altrove, se veramente quella sia la sua natura o ne esiste forse un’altra che ha dimenticato. Troverà nell’amicizia il motore per affrontare la realtà.

La lettura è stata calibrata a seconda del contesto della classe e delle esigenze dei suoi componenti, grazie all’intervento delle assistenti educatrici. In un’ottica inclusiva, le fasi delle attività hanno coinvolto l’intero gruppo classe; i bambini e le bambine hanno potuto condividere il progetto lavorando a piccolo e a grande gruppo, nel quale sono emerse le speciali diversità di ognuno, dando risalto alle differenze del singolo.

Nel salone della scuola è stata costruita dalle insegnanti una scenografia ispirandosi all’immagine della copertina del libro che raffigura il protagonista della storia, il bambino-albero.

Ogni classe il giorno del momento di condivisione ha raccontato la propria esperienza di laboratorio e ha lasciato un dono ai piedi dell’albero. Così l’albero inizialmente spoglio ha preso vita con i doni creati dai bambini.

La classe prima si è dedicata al tema del cibo, nutrire l’altro come accudimento, hanno preparato dei biscotti da poter donare alla propria famiglia, hanno raccontato l’esperienza alle altre classi e lasciato un pacchetto di biscotti ai piedi dell’albero insieme a delle parole gentili nate dall’esperienza del laboratorio.

I bambini di seconda hanno scelto la cura attraverso le parole, le storie raccontate che ci aiutano a crescere e a stare meglio. Hanno quindi scritto un libro a più mani e lo hanno poi letto a tutti i compagni di scuola lasciando il libro in visione ai piedi dell’albero.

La classe terza si è dedicata al tema “ Sono speciale perchè…” invitando i bambini ad una riflessione sul come ognuno di noi ha una qualità che può condividere con gli altri, l’importanza del potersi sostenere a vicenda nelle diversità di ognuno. Il giorno della festa hanno poi lasciato ad ogni classe delle foglie per far fare la loro stessa riflessione e addobbare il salone della scuola con tante foglie arricchite dalle tante specialità di ognuno.

La quarta ha riflettuto sul significato della storia e sull’importanza dell’amicizia, ha raccontato la propria esperienza e lasciato poi ai piedi dell’albero un biglietto con la frase scelta come la più significativa da condividere.

La quinta ha organizzato dei quiz per ogni classe. Hanno invitato i bambini a dividersi in gruppi e consegnato loro le buste con i giochi, si sono poi mescolati ai gruppi per aiutarli a risolvere gli enigmi regalando momenti di gioco, collaborazione e partecipazione reciproca.

Il nostro salone è diventato un luogo accogliente, animato da tanti bambini in ascolto, desiderosi di condividere il proprio percorso, contenti di partecipare, pronti a prendersi cura in modo rispettoso delle idee di ciascuno e felici di giocare insieme per rendere l’albero molto speciale del salone più ricco e vivo grazie ai doni creati da ciascuna classe per lui.

Le attività rientrano nel percorso didattico di educazione alla pace d’Istituto.

Ecco alcuni scatti della giornata di festa, 1 marzo 2024.

Giovanni Valsecchi

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