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Grande successo alla prima di “Diversamente Viva”

Intanto grazie. Grazie a tutti coloro che hanno assistito allo spettacolo “Diversamente viva”, ieri sera, in Sala Ticozzi a Lecco e grazie a coloro che hanno contribuito alla realizzazione e rappresentazione di quest’opera.

Vogliamo elencarli qui: la nostra Associazione culturale UPper Monte Marenzo, che ancora una volta ha scommesso su questa proposta culturale di teatro civile; gli amici dell’Associazione Lo Specchio della Valle S. Martino, partner fondamentale che ha nuovamente creduto ad un’idea che mostra alcuni aspetti della vita delle persone disabili; a due realtà Associative del nostro territorio come AUSER Monte Marenzo e Talità Kum; infine alle Istituzioni, la Provincia di Lecco e il Comune di Lecco che hanno per la serata di ieri dato il loro patrocinio.

L’elenco non si ferma alle associazioni e alle Istituzioni. Dobbiamo ringraziare qui gli amici di Monte Marenzo: Antonella, Santo, Giuliana, Roberto, Pina, Lìdano, Angelo e Gerolamo, che hanno prestato il loro volto e i loro sguardi nel frammento di video che avete visto. Sono stati veramente bravissimi ad esprimere quel ruolo che gli abbiamo chiesto di interpretare.

Grazie anche alle ragazze e i ragazzi della 4 SA e 4 SB (A.S. 2012/13) dell’Istituto Bertacchi di Lecco che, nel 2013, hanno realizzato il cortometraggio “Soggettiva h”, sotto la guida della regista Ilaria Pezone (grazie anche a te!), e che avevano scritto i cartelli, riproposti nel video dello spettacolo.

A Matteo Piazza e Carlo Samà di PI.SA. SRL, preziosi alla regia delle luci e dell’audio. A Moreno e Marco, che hanno sollevato sul palco Anna in carrozzina!

Quello che abbiamo rappresentato è un primo traguardo di un lunghissimo laboratorio teatrale. Parliamo di primo traguardo perché è nostra intenzione mettere in scena altre volte il nostro spettacolo, perché i tanti apprezzamenti ricevuti ci fanno pensare che sia un buon lavoro e valga la pena replicarlo.

Molti spettatori a fine spettacolo ci hanno confessato di essersi commossi. Alcuni presenti che hanno avuto esperienze con persone disabili hanno rivisto in scena le difficoltà che hanno dovuto affrontare nella loro vita, ma anche le piccole e grandi conquiste di ogni giorno.

Siamo lusingati anche dai giudizi di alcuni amici che hanno trovato lo spettacolo mai banale.

L’idea nasce addirittura il 7 aprile 2014, quando Sergio Vaccaro scrive la prima scena del soggetto: una ragazza sul palco, in carrozzina, parla della sua disabilità, delle barriere architettoniche e delle barriere di relazione che una persona disabile deve affrontare e rivela i suoi sogni e parla di amicizia e di amore. Un’idea maturata dopo aver visto uno spettacolo a Brivio di Angelo Gandolfi che rifletteva sul Cantico dei Cantici dal punto di vista della corporeità e dell’erotismo. Una vera e propria “lezione” che ha ripercorso la storia della sua esperienza e quella di altri disabili e di come il modo per loro di vivere l’intimità sia cambiato negli anni.

Poi, l’anno scorso, Sergio propone ad Angelo di scrivere assieme un testo di “teatro civile” e nasce l’idea di una compagnia teatrale che sta preparando una “prova aperta” del Romeo e Giulietta, un pretesto per parlare di teatro, di finzione e di realtà e di affrontare il tema vero del soggetto: la disabilità e la personalità di una ragazza costretta sulla sedia a rotelle.

Angelo, oltre al suo vissuto da persona disabile, si è ispirato anche alla figura di Anna Conti, un’amica di Lecco scomparsa agli inizi degli anni ’80. Anna con la sua volontà, le sue poesie e l’impegno sociale, riuscì a vivere pienamente anche se in carrozzina.

Nasce allora la figura di Anna del nostro spettacolo. Intenso e lungo è stato il lavoro di scrittura a due mani, un confronto tra Angelo e Sergio su ogni frase, addirittura su ogni parola, misurato anche durante le fasi del laboratorio teatrale.

Il terzo autore, a tutti gli effetti, è Emanuele Panzeri con le sue musiche originali, composte appositamente per lo spettacolo. Sergio lo chiama avendolo già apprezzato con gli amici Ouroboros per lo spettacolo “Io sono la mia opera”. Gli passiamo il testo ed indichiamo i punti da sottolineare con particolari atmosfere. Un paio di settimane e lo rincontriamo: musiche perfette e bellissime. La sua straordinaria bravura e la sua sensibilità artistica l’avete percepita ieri sera durante lo spettacolo. Ancora grazie, Lele!

Un anno fa avevamo affidato a due amici attori il compito di interpretare i due protagonisti dello spettacolo. A buon punto del lavoro entrambi hanno dovuto rinunciare a proseguire per cause di forza maggiore ma che ringraziamo per la loro collaborazione. Le cause di forza maggiore sono giustificate: Carlo Arrigoni ha dovuto affrontare la lunga malattia di suo padre e la sua recente scomparsa e prepararsi al contempo per il recentissimo matrimonio (auguri!); Aurora Spreafico, che aveva collaborato con Sergio allo spettacolo di teatro civile contro la discriminazione della donna, ha dovuto dare forfait perché ad ottobre è riuscita a superare le rigidissime selezioni per entrare a far parte dell’Accademia del Piccolo Teatro di Milano!

Carlo comunque ci ha aiutato, ci mette in contatto con Franco Piloni de’ ilfiloTeatro di Maggianico ed è lui a farci scoprire le sorelle Contino: Rosaria e Francesca. Brave entrambe, ma alla fine abbiamo dovuto scegliere.

Francesca Contino è stata paziente ad essere guidata dai quei vecchi “rompi” dei due autori. Ieri sera l’avete vista e ascoltata anche voi: un vero talento d’attrice e una memoria eccezionale che le ha permesso di recitare per un’ora di spettacolo senza un attimo di pausa. Su quella sedia a rotelle l’abbiamo seguita raccontare la vita di Anna ed interpretare magistralmente Giulietta in alcune parti tratte dal dramma di William Shakespeare. Il lungo applauso che l’ha accompagnata alla fine dello spettacolo conferma la sua straordinaria bravura. Che dire ancora, Francesca? Fantastica!

Rosaria è stata preziosissima: ha aiutato Francesca, l’ha consigliata, stimolata, fatta ridere di gusto e alla fine le abbiamo affidato il delicato ruolo di Assistente di scena.

A sostituire Carlo arriva Michele Maggioni, bravissimo ad interpretare il ruolo del regista eccentrico che ha deciso di leggere a modo suo il copione di Shakespeare. Con la sua esperienza di attore in diverse compagnie, ci ha aiutato a trovare soluzioni appropriate alla messa in scena ed è stato per noi una sicurezza nei passaggi tra un monologo e l’altro di Francesca.

Impagabili le ore che abbiamo passato tutti assieme nello spazio di Monte Marenzo che la Fondazione Ciceri- Losi ci ha gentilmente messo a disposizione, per provare ogni singolo passaggio, fermandoci per le battute e le risate per sdrammatizzare gli errori nostri e loro.

Il risultato è stato quello che avete visto alla “prima” di ieri sera e, per citare Manzoni tanto caro a Michele (e non se ne abbia a male il vecchio William), “…se non v’è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l’ha scritta… (e interpretata!)… Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta.”

Sergio e Angelo

(le foto sono di Chiara Burini che ringraziamo)

 

 

 

Un pensiero su “Grande successo alla prima di “Diversamente Viva””

  1. Ieri sera, in una riunione con gli amici dell’Associazione Lo Specchio, ancora la conferma di tanti attestati di stima e apprezzamento per il lavoro che abbiamo rappresentato.
    Numerosi amici hanno telefonato, mandato mail, commentato sui social, ribadendo il giudizio positivo sulla messa in scena e sulla bravura degli interpreti: Francesca straordinaria, Michele puntuale e Lele che ha sottolineato magistralmente con le sue musiche.
    Angelo, il giorno dopo lo spettacolo, ha voluto scrivere loro così: “Carissimi, ho aspettato un giorno per lasciar sedimentare la gioia ed essere meno influenzato dallo splendido clima di ieri sera. Bene, a mente fredda confermo che avete fatto un debutto eccezionale, di grande e potente teatro. Non sono un autorevole critico o storico del teatro, solo uno che lo ama e che ha visto decine e decine di opere con i più grandi interpreti del ‘900. Concludo con un auspicio: che l’esperienza di UPperTeatro continui anche con altri lavori e con il piacere di sperimentarci in letizia. Un abbraccio e grazie.”
    Mi associo ad Angelo e anch’io ringrazio Francesca, Michele e Lele.
    Ancora in tanti si sono rammaricati di non aver potuto assistere alla prima e ci chiedono quando replicheremo e dove. Lo faremo senz’altro e lo comunicheremo sul nostro sito.
    Devo ancora un ringraziamento (omesso nell’articolo e mi scuso), a Giorgio Toneatto che ha effettuato alcune riprese del video degli “sguardi”.
    A presto!

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